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Cultura

Sono innumerevoli le iniziative organizzate sia all'aperto che nei luoghi della cultura di Radicondoli e Belforte. Dalle feste tradizionali agli eventi contemporanei.

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Eventi culturali e feste popolari

feste popolari

Il calendario degli eventi di Radicondoli è ricco di manifestazioni vissute intensamente dalla cittadinanza, di occasioni per stare insieme, far festa e promuovere arte e spettacolo.

Tra le più tradizionali, la festa del Primo Maggio: è la Fanfara che sveglia all’alba gli abitanti di Radicondoli, da anni e anni, conducendoli in passeggiata per il paese. Lungo il percorso l’ospitalità è offerta spontaneamente con ricche colazioni, accompagnate da canti tradizionali e dal gruppo canoro itinerante dei “Maggerini”, di antica tradizione rurale toscana. La festa continua nel pomeriggio, quando ogni famiglia accoglie parenti e amici, per una merenda collettiva al Parco Comunale “Il Poggio”. Musica e canti popolari continuano fino a sera.

Da un pellegrinaggio religioso di antica tradizione si passa ad una festa riscoperta da poco. E’ la Festa di San Giovanni, nata nel 2001 per ricordare i riti di purificazione delle campagne. In tutta la Toscana, nella notte di San Giovanni il 24 giugno, si accendevano in ogni podere grandi fuochi che, di collina in collina, sembravano richiamarsi l’un l’altro. Caratterizzata quindi dai fuochi e dalla raccolta di erbe medicamentose, è nata questa ricorrenza, festa e fiera di inizio estate.

Sempre d’estate, nel primo fine settimana di luglio, la Festa tra le Mura anima il centro di Belforte con musica, spettacoli, cena in piazza e mercatino. Così Belforte mette in gioco il suo entusiasmo e le sue energie.

Di lunga e prestigiosa tradizione è il Radicondoli Festival. Il Festival, che gode di una risonanza internazionale, nasce nel 1986 ed è una delle manifestazioni culturali di maggiore tradizione in Toscana: prosa, musica, danza, teatro per ragazzi. Da sempre intreccia i fili del teatro colto e popolare e trasforma il l'intero territorio del Comune in un grande palcoscenico. Da fine luglio a metà agosto.

In autunno ha luogo, dal 2013, Destinazione Sud Festival, un appuntamento con i migliori documentari e cortometraggi d’autore selezionati tra i principali Festival del documentario e presso le case di produzione indipendente. Le opere di Destinazione Sud portano sotto i riflettori di Radicondoli le grandi sfide del pianeta, incentivando proficue riflessioni sulle nostre società a livello globale.

Tra le feste religiose sono da ricordare la Festa della Madonna della Mercede che si celebra ogni anno a settembre, la Festa del Patrono SS. Simone e Giuda a ottobre, e la Festa della Santa Croce. Quest’ultima viene celebrata con un pellegrinaggio che si compie ogni anno all’alba del 3 di maggio a Belforte. Si ricorda così il martirio del beato Bernardino da Falsini, avvenuto nel 1161, mentre si accingeva a celebrare la Santa Messa. Belforte, anno dopo anno, tramanda l’accaduto con la processione al luogo del martirio trasportando quella stessa Croce, usata da Bernardino nel tentativo di fermare l’assalto, unitamente ad una tavola della porta della Chiesa sulla quale si racconta cadde la croce stessa, lasciando la sua impronta. Papa Pio II, Enea Silvio Piccolomini, dedicò a questi fatti una Bolla Papale, con data 20 marzo 1459.

Radicondoli e l’amore per l’arte: una piccola sala espositiva, la Sala Mostre “Sergio Pacini”, aperta durante tutto l’anno raccoglie le idee e le visioni di artisti di ogni parte del mondo, pittori, scultori e fotografi che espongono le loro opere.

Nel corso della stagione turistica molti altri eventi vengono organizzati dal Comune, dalle Associazioni presenti sul territorio, dai ristoratori.

Nella stessa via Garibaldi, il “Teatro dei Risorti” con i suoi 67 posti a sedere, presenta annualmente la sua ricca stagione teatrale e il “laboratorio teatrale” a cura della compagnia teatrale locale.

La Biblioteca Comunale “Dina Ferri”, offre, oltre alla lettura, uno spazio accogliente e luminoso per attività culturali come proiezioni, presentazioni libri, corsi e molte altre attività, con un'attenzione particolare alle letture e agli spazi per i bambini e per le differenti fasce giovanili.

Alla Casa della memoria “L'Aquilante” di Belforte, nel periodo invernale i Piccoli Incontri Letterari, vedono cimentarsi nella scrittura e lettura quanti desiderino accostarsi con entusiasmo al mondo della letteratura.

Radicondoli è protagonista, assieme alla amica città tedesca di Karlsruhe, del I° Gemellaggio di strade europee: "Cultura incontra Kultur”. Riconosciuto dall’Unione Europea, il progetto prevede il gemellaggio tra la Klauprechtstrasse a Karlsruhe e la nostra via Tiberio Gazzei, all’insegna dell’idea che l’Europa cresce insieme attraverso la cultura e sulle strade, e lì si manifesta. Questo gemellaggio si può intendere come un laboratorio sperimentale per altre cooperazioni europee sugli eventi e manifestazioni di strada. Il motto del primo gemellaggio di strada europeo è stato: vive, cresce e fiorisce! "Vivat, crescat, floreat!”

Alcune personalità celebri

Tra i personaggi più rilevanti nati a Radicondoli troviamo la poetessa Dina Ferri, nata nel podere Prativigna che nella sua breve e difficile vita dedicò all’amore per questa terra molte delle sue poesie. Iniziò molto presto a lavorare per la famiglia come pastorella, e poté frequentare solo le prime tre classi scolastiche e questo bastò per farla innamorare degli studi e della scrittura; portava sempre con sé un quaderno dove annotava i suoi pensieri e le emozioni che la natura le donava, i suoi scritti sono raccolti in un diario sotto il titolo "Quaderno del nulla", che uscì postumo nel 1931.

Ernesto Becucci è stata una delle personalità più importanti della nostra comunità. Musicista e compositore, ha lasciato una vasta opera, che comprende composizioni musicali per pianoforte, fisarmonica, banda, e musica da camera.

Nato a Radicondoli il 29 aprile del 1845, sin da ragazzo iniziò a mostrare un grande talento musicale e con l’aiuto dei Canonici della Collegiata nel 1858 ottenne un contributo per poter proseguire nello studio della musica.                                     

Nel 1865 Ernesto lasciò Radicondoli per trasferirsi a Firenze, dove suonò e lavorò presso la Società Filarmonica del Teatro “La Pergola” per poi passare al Conservatorio.

La Banda di Radicondoli, oggi Street Band Radicondoli è intitolata al Maestro Becucci, così come la nuova Terrazza Panoramica del Comune.

Luciano Berio (Oneglia 1925 – Roma 2003), è stato uno dei principali compositori del Novecento. Avendo vissuto a New York, Milano e a Roma, comprò agli inizi degli anni 70 una vecchia fattoria a Radicondoli trasformandone il fienile in un ampio studio in cui lavorare e studiare. Berio era attratto dalle fertili colline del paesaggio e nutriva amore e profondo rispetto per la gente del luogo. Recarsi in paese per comprare i giornali e curiosare nei negozi era per lui un piacevole rituale quotidiano. Pur viaggiando molto per i numerosi impegni professionali, Berio considerava Radicondoli la sua unica vera casa fino all’ultimo ed è qui che è sepolto per suo espresso desiderio.  La sua musica viene eseguita ogni estate come parte del ricco festival di Radicondoli e il viale di accesso al paese porta il suo nome in riconoscimento della sua amicizia e della sua partecipazione alla vita del luogo

Un piccolo gioiello

Il Teatro dei Risorti di Radicondoli è unico nel suo genere: i suoi 67 posti ne fanno uno dei più piccoli d’Europa. La ristrutturazione e l’allestimento, terminate nel 2007, lo hanno reso un gioiello nascosto nel centro di Radicondoli. Il recupero di questo spazio ha regalato al territorio un punto importante per la vita culturale dei radicondolesi; e più ancora ha ridato vita ad una risorsa che ha significato molto nel passato del nostro paese.

La storia del Teatro

Nel ’900 esistevano due Teatri a Radicondoli: il Teatro della Pappa, frequentato dalle famiglie più aristocratiche, e il Teatro dei Risorti, più popolare.
Il Teatro dei Risorti era di proprietà della famiglia Crocchi; intorno agli anni ’20 fu donato al Comune di Radicondoli, che continuò ad usarlo come sede di rappresentazioni culturali che andavano dalle operette, alla musica, ai concerti della Banda. L’attività teatrale e culturale continuò anche durante la Seconda Guerra Mondiale. Negli anni ’50 il Teatro era sede del cinematografo, e veniva utilizzato anche come sala da ballo, e per incontri e assemblee pubbliche.
Intorno al Teatro vi era un intrecciarsi di attività e di persone: le stesse persone erano all’interno della Banda, ma suonavano anche in una orchestrina da ballo, e magari si occupavano del cinema e delle operette.
La struttura originaria presentava una scala esterna per andare in cabina di regia, e il Palchettone, ovvero la galleria, che aveva anche l’accesso al palco, da cui si poteva andare al buffet che veniva allestito sul palco stesso durante le feste da ballo. In platea le sedie erano rimuovibili per fare spazio per ballare.
Il Teatro dei Risorti fu chiuso alla fine anni ’80.
Nel 1999 l’Amministrazione Comunale iniziò la ristrutturazione, che ha apportato vari cambiamenti nella struttura, a cui è seguito l’attuale allestimento.

Curiosità

  • La musica
    Dalle ricerche è emersa una grande vivacità di Radicondoli e del Teatro dei Risorti legata alla musica. In particolar modo con la Banda, la Filarmonica Becucci, che aveva sede e faceva le prove nel Teatro, con un gran numero di elementi. C’erano anche alcune orchestrine, spesso costituite da elementi che suonavano nella Banda, che rallegravano le feste da ballo. Alle feste partecipavano paesani e contadini, che arrivavano sui carri, oppure a piedi attraverso i campi, e quando arrivavano in paese si toglievano le scarpe fangose e si mettevano le scarpe migliori. A volte venivano con il camion, ritti sul cassone. I bambini andavano a giocare sul palchettone, così non infastidivano gli adulti che ballavano.
    Le feste venivano organizzate soprattutto nel periodo di Carnevale.
    Una cosa curiosa è rappresentata dal “rinfresco alla figura”: durante il ballo, a sorpresa, ad un certo punto, l’orchestra chiamava “rinfresco alla figura”: così il cavaliere doveva offrire da bere alla dama con cui stava ballando e, considerata la miseria di quei tempi, si vedevano scene di imbarazzo che provocavano divertimento in chi le guardava, e che sono rimaste proverbiali: c’era chi si sentiva improvvisamente male, colto da attacchi di pancia, mal di denti improvvisi ecc….. pur di evitare di pagare. Durante le feste da ballo si facevano anche raccolte di fondi per l’erigenda Casa del Popolo.
     
  • Il cinematografo
    Si proiettavano prima film in bianco e nero, poi a colori. I film non avevano solo due tempi, ma anche 7 o 8. Si proiettavano tutti i generi: dai film di Sergio Leone, ai film storici come Ben Hur, a Via col vento, ai cartoni animati. Con l’arrivo della televisione l’attività entrò in crisi.
     
  • Le operette e le commedie
    Una particolare menzione meritano le operette e le commedie dei ragazzi. Talenti veri! Alcune si ricordano ancora con molto affetto:
    LA COLPA E’ DELLA RADIO (operetta)
    IL GATTO IN CANTINA (operetta)
    DUE DOZZINE DI ROSE SCARLATTE (commedia degli equivoci). 

Tra le altre attività vi si svolgevano dibattiti pubblici, comizi e assemblee.

L’attività teatrale attuale

Il Teatro dei Risorti è gestito dal Comune di Radicondoli. Si organizzano annualmente, con il supporto e la collaborazione delle Associazioni locali, spettacoli, proiezioni, festival e alcuni  laboratori di formazione teatrale.


Informazioni
Teatro dei Risorti, via Garibaldi 14, Radicondoli

Casa della Memoria L'Aquilante

Casa Memoria Aquilante

L’idea di una Casa della Memoria

Nel 2006 è stato recuperato l'antico Palazzo Civico di Belforte: la prima idea era di trasformarlo in museo degli usi e costumi contadini. Ma ci si è subito resi conto che per una comunità piccola e fortemente legata al suo territorio come quella di Belforte, era più importante ritrovare e mantenere memoria del passato, delle persone, di ciò che avevano rappresentato i luoghi, e della forza che la memoria di questa gente riesce anche oggi a trasmettere. Così è nata la "Casa della Memoria l’Aquilante", con l’obiettivo, la speranza, la certezza che questo palazzo così particolare possa rappresentare un punto di incontro tra passato e futuro per i cittadini di Belforte e non solo.

Il nome

L’aquilante era il nome dato dai cittadini di Belforte ad un grande albero che era il loro punto di incontro preferito. L’albero  era un ailantus, una pianta infestante che cresce lungo le strade. Tutti si davano appuntamento all'aquilante, per chiacchierare, passeggiare, fare festa e innamorarsi. Una notte di gran vento, negli anni '50, l’albero è caduto, poiché è una pianta che non ha forti radici. La mattina dopo, quando gli abitanti si accorsero che l'albero era stato sradicato, andarono tutti a prenderne un rametto per ricordo. La morte dell'aquilante ha lasciato un vuoto nella vita sociale del paese, e la Casa della Memoria ha per questo preso il suo nome.

La ristrutturazione del Palazzo Civico

Il Palazzo Civico di Belforte è stato ristrutturato ed allestito in modo davvero particolare. Sono state infatti usate tecniche innovative che hanno permesso la riproduzione direttamente sulle pareti di vecchie foto di Belforte e dei suoi abitanti. Il risultato è sorprendente ed insieme molto accogliente. Al progetto hanno lavorato tre giovani architetti dello Studio CMT di Siena, Carloni, Mori, Tomasone, coordinati dalla dottoressa Vannozzi dell'Università di Siena e da un gruppo di lavoro costituito da cittadini (Ilio Cambi, Marta Liti, Mauro Mazzoni, Silvia Ribechini e l'Assessore alla Cultura Daniela Brunetti).

Le attività

I Piccoli Incontri Letterari
Ogni prima domenica del mese, un gruppo di appassionati si incontra all’Aquilante per leggere, scrivere e chiacchierare. Questi incontri hanno il nome di Piccoli Incontri Letterari e sono pensati per chi ama leggere, scrivere, o vuole anche solo ascoltare. I partecipanti possono portare uno o più brani da leggere insieme e da commentare, scritti da loro, oppure testi che li hanno colpiti. Il tema viene scelto di mese in mese, ma si può anche andare liberamente fuori tema.
Gli incontri, che  rappresentano l’attività più duratura e di successo svolta all’interno della Casa della Memoria, vogliono essere un modo non banale per stare insieme, per conoscersi meglio attraverso i propri gusti e misurarsi con la scrittura e la lettura. La partecipazione è aperta a tutti. Per saperne di più vai alla pagina dedicata ai PIL .

Incontri e dibattiti
L'Aquilante è sede di approfondimenti su temi legati alla vita di Radicondoli e Belforte, incontri su letteratura ed arte, presentazione di libri, mostre.

Informazioni e contatti

Ultima modifica: lunedì, 10 luglio 2023

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