Destinazione Sud festival 13-16 ottobre 2022

Dal 13 al 16 ottobre 2022 torna la 9a edizione di Destinazione Sud Festival.
Programma al link https://ammos.it/destinazione-sud-festival-programma-2022.

Tutte le proiezioni sono ad ingresso gratuito.

Data di Pubblicazione

06 ottobre 2022

Argomenti

Destinazione Sud Festival - Programma

giovedì 13 ottobre 2022

 

Ore 18.00

ONE MORE JUMP

EMANUELE “MANU” GEROSA | 2020 | ITALIA | 81’

Jehad e Abdallah sono due atleti palestinesi, cresciuti insieme nella Striscia di Gaza. Nel 2005 fondano il Gaza Parkour Team per offrire alle giovani generazioni un'alternativa alla guerra. Dopo essere riuscito a scappare, oggi Abdallah vive in una casa abbandonata in Italia come rifugiato politico, non ha lavoro e difficilmente riesce a cavarsela. Jehad è ancora intrappolato nella Striscia, si prende cura dei suoi genitori malati e guida il Team da solo. Non si parlano da anni, Jehad non ha mai perdonato Abdallah per averlo lasciato indietro.

La loro amicizia è stata lacerata dalle loro scelte, eppure i loro destini si rispecchiano l'uno nell'altro. Ora più che mai hanno bisogno di scoprire se c'è una strada che possa portare alla libertà qualcuno che, come loro, è nato in prigione.

Emanuele Gerosa è nato nel 1975 a Rovereto (Italia). Si laurea in Storia Contemporanea all'Università di Bologna nel 2001 e nello stesso anno inizia a lavorare come regista.

Nel 2008 ha iniziato a collaborare con una ONG italiana per dirigere i suoi primi due documentari (mediometraggi), per poi nel 2015 completare il suo primo documentario lungo intitolato Between Sisters. I tre film sono stati selezionati da diversi festival cinematografici, ricevendo numerosi premi. Negli ultimi anni Emanuele è stato membro di giuria in diversi festival di documentari e film e nel 2021 Emanuele è diventato membro della European Film Academy.

 

Ore 21.00

AMUKA

ANTONIO SPANO’ | 2021 | BELGIO | 71’

con la presenza di Agostino Spanò

La Repubblica Democratica del Congo potrebbe nutrire quasi 1 persona su 2 sulla Terra.

Eppure 12 milioni di congolesi soffrono la fame.

Eppure un congolese su due soffre di malnutrizione.

Eppure gli agricoltori rappresentano il 70% della popolazione.

Di fronte a questo paradosso, i contadini si organizzano in cooperative agricole. Alcuni di loro condividono la loro vita quotidiana con noi.

Anche se non si conoscono, vivendo a migliaia di chilometri l'uno dall'altro e partecipando in diversi settori agricoli, le loro voci risuonano in questo documentario potente, sensibile e sincero.

Antonio Spanò è un esperto regista indipendente nato a Milano, nel 1985.

I suoi documentari prodotti nel 2013, 2014 e 2016 sono i documentari italiani più premiati (50 premi) e sono stati selezionati in più di 230 festival internazionali. Tutti i suoi documentari sono distribuiti a livello internazionale e sono stati trasmessi in numerosi paesi del mondo.

Ha lavorato anche come produttore, direttore della fotografia e cameraman per emittenti e

produzioni cinematografiche.

 

venerdì 14 ottobre 2022

Ore 18.00

TAM TAM BASKET

MOHAMED KENAWI | 2022 | ITALIA | 50’

con la presenza di Mohamed Kenawi

Dal cuore della povertà, rovine e miseria di Castel Volturno, una piccola città vicino a Napoli, nacque un sogno: TamTam, una squadra locale di basket, composta interamente da giovani provenienti da famiglie migranti.

Il sogno si scontra con lo “scoglio” delle leggi nazionali e di classe. I problemi vanno avanti, ma anche la squadra resiste aspettando una propria realizzazione e vittoria.

Mohamed Kenawi è nato in Egitto nel 1972. Si è laureato in Lingua e Letteratura italiana presso lUniversità di Ein Shams” del Cairo. In Italia dal 2000, si è diplomato in regia e montaggio presso lIstituto Superiore per la Cinematografia e la Televisione a Roma. è stato Assistant Producer presso la sede romana del canale satellitare Orbit dal 2003 al 2006. Dallinizio del 2006 ha fondato la Domino Film e con essa come autore, produttore e regista ha realizzato numerosi documentari girati in varie zone del mondo, affrontando tematiche che trattano di diversità, minoranze etniche, multiculturalità e diritti umani.

 

 

Ore 21.00

THE EARTH IS BLUE AS AN ORANGE

IRYNA TSILYK | 2020 | UCRAINA | 75’

The Earth Is Blue as an Orange è stato senza dubbio uno dei lavori più impressionanti del Sundance 2020. L'ucraina Iryna Tsilyk firma un documentario che, sia dal punto di vista del ritmo che della straordinaria cornice in cui si svolge la storia di questa sorprendente famiglia, potrebbe facilmente essere scambiato per finzione.

In un’area remota della regione del Donbass, la "zona rossa", una delle più pericolose in Ucraina, vive una madre con i suoi figli. Senza un padre, ma con la nonna, fanno parte di un piccolo gruppo di persone che non sono fuggite dal conflitto armato. Rifugiati in cantina, lavorano sul loro film. Provano e preparano scene, tengono la telecamera sulle ginocchia, molto vicina ai volti. Una delle figlie dirige, la madre fa il montaggio. Ognuno ha il proprio ruolo, davanti e dietro l'obiettivo. Tra una ripresa e l’altra ci sono risate, dibattiti e un fermento di idee condivise da tutti i membri della famiglia abitati dalla stessa passione, quella per il cinema e la vita stessa. Un'attività che diventa surreale in questo particolare contesto, richiamato dal rumore di edifici che crollano o di soldati di pattuglia a bordo di un carro armato, lusingati quando vengono filmati da questa famiglia.

Con sensibilità, la regista accompagna i suoi protagonisti lasciando a tutti spazio sufficiente per dipingere un ritratto intimo di una famiglia per la quale sente visibilmente molto rispetto e ammirazione.

Iryna Tsilik è nata nel 1982 e si è laureata in regia televisiva all’Università nazionale di teatro, cinematografia e televisione di Kiev nel 2005. I suoi cortometraggi e documentari sono stati presentati e premiati in vari festival cinematografici internazionali. Inoltre, Tsilyk lavora come scrittrice. Alcuni dei suoi libri sono stati tradotti in varie lingue e presentati in diversi festival letterari internazionali.

 

 

sabato 15 ottobre 2022

Ore 18.00

ONE DAY ONE DAY

OLMO PARENTI, MATTEO KEFFER | 2021 | ITALIA | 78’

In Italia oltre 500.000 immigrati vivono senza documenti e in condizioni di estrema precarietà. Molti di loro cercano rifugio e lavoro nelle campagne del nostro paese dove vengono impiegati per raccogliere il cibo che acquistiamo nei supermercati.

One Day One Day segue per un anno le vite di 3 di loro che vivono all’interno dei ghetti e delle baraccopoli sparse nel nord della Puglia, gli unici posti disposti ad accoglierli e al tempo stesso ad inghiottirli.

Olmo Parenti è un regista di 28 anni, nato a Milano e cresciuto negli Stati Uniti. Questo

documentario è la sua seconda opera dopo aver esordito con Not Everything is Black” alla Festa del Cinema di Roma ad ottobre 2019. Tra il 2019 e il 2021, oltre ai documentari, dirige videoclip musicali per artisti come Francesco Gabbani, Tananai, Piero Pelù, Fulminacci.

Matteo Jeffer è un regista e direttore della fotografia italo-svizzero nato a Roma nel 1986. Tre volte finalista ai DIG Awards, nel 2016 entra a far parte della squadra di Nemo - Nessuno escluso (Rai2) e realizza numerosi reportage dallestero. La sua carriera di autore televisivo prosegue a Le Iene (Italia1) dove approda nel 2019. Il suo ultimo documentario, The Green Gold of Africa (ARTE), è un viaggio immersivo nelloblio del Khat, una droga che si è prepotentemente diffusa nel Corno D’Africa a seguito della guerra civile somala.

 

Ore 21.00

MYANMAR DIARIES

THE MYANMAR FILM COLLECTIVE | 2022 | 70’

Un film ibrido sulla vita sotto il regime del terrore in Myanmar all'indomani del colpo di stato militare del 1° febbraio 2021, raccontato attraverso storie personali da un gruppo di giovani registi birmani anonimi.

Myanmar Diaries è composto dai cortometraggi di dieci giovani cineasti birmani anonimi, combinati con un giornalismo civile emotivamente straziante, che documentano la brutalità della giunta militare, oltre alla coraggiosa resistenza ad essa.

Muovendosi organicamente avanti e indietro tra documentario e finzione, il film è un insieme continuo in cui i registi trovano modi creativi e innovativi per mantenere anonimi i loro protagonisti.

Un film urgentissimo in un momento in cui il Myanmar è quasi scomparso dai titoli dei giornali di tutto il mondo.

Il Myanmar Film Collective è un collettivo di giovani registi birmani anonimi che attualmente vivono in Myanmar, insieme a un gruppo anonimo di professionisti del cinema europeo determinati a continuare a fare film all’indomani del colpo di stato militare del 1° febbraio 2021 come atto di resistenza creativa.

 

domenica 16 ottobre

ore 17.00

WARSHA

DANIA BDEIR | 2022 | LIBANO | 15’

Vincitore al Sundance Film Festival 2022.

Mohammad lavora come operatore di gru a Beirut. Un giorno si offre di salire su una delle gru più alte e pericolose di tutto il Libano. Lontano dagli occhi di tutti, riesce finalmente a trovare la sua libertà.

Dania Bdeir è una premiata regista e scrittrice libano-canadese. È membro della Brooklyn Filmmakers Collective. Attualmente vive a Dubai dove sta sviluppando il suo primo lungometraggio Pigeon Wars”.

 

GIOJA22

STEFANO DE FELICI | 2021 | ITALIA | 11’

Un nuovo grattacielo svetta tra palazzoni specchiati e boschi verticali, simboli del nuovo skyline di Milano. Un uomo, in solitudine, fa una scalata sfidando con coraggio i colossi di cemento e vetro della finanza mondiale. Il suo gesto di disubbidienza civile a 150 metri d’altezza obbliga per qualche ora i passanti ad alzare lo sguardo e riflettere sul significato della frase: “restiamo umani”.

Stefano De Felici (1981), diplomato in regia e produzione multimediale, si è specializzato alla Fondazione Milano in regia e strumenti della cultura digitale e al Politecnico di Milano in multimedia e interattività. Esordisce nella regia con il corto documentario Cemento allindice” selezionato allIschia Film Festival nel 2008, un gesto situazionista con protagonisti Carlo Freccero e Tatti Sanguineti. Gioja22”, il suo ultimo corto documentario, è un'anteprima mondiale al Flickerfest 2021.

 

COME A MICONO

ALESSANDRO PORZIO | 2020 | ITALIA | 15’

In un piccolo paese del Sud Italia, abitato ormai solo da anziani, un sindaco lungimirante ha un'idea per combattere il fenomeno dello spopolamento: la realizzazione di un video per promuovere la sua cittadina come meta turistica, seguendo l'esempio dettato dalla Grecia.

Alessandro Porzio è regista e sceneggiatore. Dal 2008 dirige numerosi video musicali, spot pubblicitari (tra cui Loacker, Thun) e cortometraggi di successo. "Come a Mìcono", il suo ultimo cortometraggio, è una premiere mondiale ad Alice nella Città all'interno della Mostra del Cinema di Roma.

 

Ore 18.00

HONG KONG GA YAU

MARCO DI NOIA | 2020 | GERMANIA | 50’

con la presenza del regista

Hong Kong - Ga Yau è un documentario sul movimento di protesta che sta scuotendo Hong Kong da giugno 2019. Il movimento è stato innescato da una proposta di legge che avrebbe consentito l’estradizione nella Cina continentale di cittadini di Hong Kong, ma presto si è trasformato in una più ampia rivolta contro il controllo cinese sulla città semi-autonoma. La gente marcia per le strade chiedendo al governo riforme e cercando di difendere la propria identità da quella che chiamano un’oppressione culturale e un chiaro tentativo di restringere le libertà che l’ex colonia britannica è riuscita a mantenere fino ad allora. Il governo non sembra essere disposto ad ascoltare, scendere a compromessi o trovare alcuna soluzione politica, il livello dei diritti civili e delle libertà dei cittadini si sta deteriorando e la situazione lascia poche speranze per il futuro.

Marco Di Noia è nato nel 1975 a Ivrea, in Italia. È un designer multimediale e regista freelance che attualmente vive a Berlino. Lavora con un’ampia gamma di pratiche visive, tra cui motion e graphic design, filmmaking e fotografia.

 

Ore 19.00

FENEEN

GIULIA ROSCO | 2022 | ITALIA | 60’

FENEEN è un viaggio nella scena musicale urbana del Senegal.

Questo progetto è nato in seguito all'incontro tra il produttore italiano Frank Sativa, la pop star senegalese Leuz Diwane G e il rapper italo-senegalese F.U.L.A.

Scritto da Jennifer Caodaglio, con la regia di Giulia Rosco e la colonna sonora di Frank Sativa, Feneen è un documentario sviluppato nell'ambito del progetto “MIGRA”, promosso da LVIA, CISV e COSPE e finanziato da Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

Feneen descrive l'attuale sottocultura urbana e musicale della periferia di Dakar, in Senegal. Sessanta minuti di immagini e interviste a produttori, rapper, scrittori e tecnici del suono senegalesi che forniscono un quadro complesso e inaspettato del vivace movimento urbano di Dakar.

 

Giulia Rosco è una fotografa e filmmaker italiana di madre colombiana che lavora nell'ambito della musica e del cinema. Ha iniziato la sua carriera documentando festival come il Giffoni Film Festival, Milano Film Festival e Miami. È seguita una collaborazione con Universal Music per documentare le produzioni di dischi e videoclip di alcuni artisti tra cui Selton, Malika Ayane, Spinelli e produzioni indipendenti come Folcast, Noan e Gabriele Troisi.