L’idea di una Casa della Memoria
Nel 2006 è stato recuperato l'antico Palazzo Civico di Belforte: la prima idea era di trasformarlo in museo degli usi e costumi contadini. Ma ci si è subito resi conto che per una comunità piccola e fortemente legata al suo territorio come quella di Belforte, era più importante ritrovare e mantenere memoria del passato, delle persone, di ciò che avevano rappresentato i luoghi, e della forza che la memoria di questa gente riesce anche oggi a trasmettere. Così è nata la "Casa della Memoria l’Aquilante", con l’obiettivo, la speranza, la certezza che questo palazzo così particolare possa rappresentare un punto di incontro tra passato e futuro per i cittadini di Belforte e non solo.
Il nome
L’aquilante era il nome dato dai cittadini di Belforte ad un grande albero che era il loro punto di incontro preferito. L’albero era un ailantus, una pianta infestante che cresce lungo le strade. Tutti si davano appuntamento all'aquilante, per chiacchierare, passeggiare, fare festa e innamorarsi. Una notte di gran vento, negli anni '50, l’albero è caduto, poiché è una pianta che non ha forti radici. La mattina dopo, quando gli abitanti si accorsero che l'albero era stato sradicato, andarono tutti a prenderne un rametto per ricordo. La morte dell'aquilante ha lasciato un vuoto nella vita sociale del paese, e la Casa della Memoria ha per questo preso il suo nome.
La ristrutturazione del Palazzo Civico
Il Palazzo Civico di Belforte è stato ristrutturato ed allestito in modo davvero particolare. Sono state infatti usate tecniche innovative che hanno permesso la riproduzione direttamente sulle pareti di vecchie foto di Belforte e dei suoi abitanti. Il risultato è sorprendente ed insieme molto accogliente. Al progetto hanno lavorato tre giovani architetti dello Studio CMT di Siena, Carloni, Mori, Tomasone, coordinati dalla dottoressa Vannozzi dell'Università di Siena e da un gruppo di lavoro costituito da cittadini (Ilio Cambi, Marta Liti, Mauro Mazzoni, Silvia Ribechini e l'Assessore alla Cultura Daniela Brunetti).
I Piccoli Incontri Letterari
Ogni prima domenica del mese, un gruppo di appassionati si incontra all’Aquilante per leggere, scrivere e chiacchierare. Questi incontri hanno il nome di Piccoli Incontri Letterari e sono pensati per chi ama leggere, scrivere, o vuole anche solo ascoltare. I partecipanti possono portare uno o più brani da leggere insieme e da commentare, scritti da loro, oppure testi che li hanno colpiti. Il tema viene scelto di mese in mese, ma si può anche andare liberamente fuori tema.
Gli incontri, che rappresentano l’attività più duratura e di successo svolta all’interno della Casa della Memoria, vogliono essere un modo non banale per stare insieme, per conoscersi meglio attraverso i propri gusti e misurarsi con la scrittura e la lettura. La partecipazione è aperta a tutti. Per saperne di più vai alla pagina dedicata ai PIL .
Incontri e dibattiti
L'Aquilante è sede di approfondimenti su temi legati alla vita di Radicondoli e Belforte, incontri su letteratura ed arte, presentazione di libri, mostre.